9 luglio 2016

Le cesoie di Busan di Karen Waves. Recensione


La protagonista di questo romanzo è Valentina, una giovane che dall’Italia si trasferisce a Busan (in Corea), per studiare all’università. La vicenda ha inizio nel momento in cui lei decide di sedersi sulla sua solita panchina, che però risulta essere “temporaneamente fuori servizio” a causa della potatura degli alberi. Uno dei potatori incaricati di svolgere questo compito diverrà il grande amore di Valentina, anche se con un inizio ai limiti del ridicolo (l’incontro tra i due non è stato certo espressione del massimo del romanticismo); il centro gravitazionale del mondo di Valentina. 

La ragazza dai “capelli biondo fragola”, colei che appare ai coreani europea al primo sguardo, entrerà in contatto con il giovane e aitante Won-Ho, sorriso caldo, viso incantevole, tratti orientali e misteriosi. Valentina sarà sconvolta completamente da questo incontro, in poco tempo sarà travolta dalla passione più sfrenata (perché anche voi, leggendo questo libro, capirete che gli uomini coreani non sono appiccicosi ma appassionati e nient’altro. Quando ti prendono, come rilevato più volte dalla protagonista, appartieni a loro totalmente.) La relazione cresce rapidamente, anche se Valentina è ben cosciente del fatto che presto lei dovrà tornare in Italia. “ Mio, suo: parole piene, e rotonde, posate come oro sul prato, mentre il sole brillava sugli alberi potati, le gemme ancora chiuse”. Won-ho è un personaggio singolare, a mio giudizio, studente di letteratura italiana a Busan, e potatore part time, è altresì molto tenero. Cerca di far sentire Valentina a casa, come se non avesse mai lasciato il Veneto. Ad esempio, durante una cenetta romantica decide di cucinargli polenta e cavallo. “ In bocca, riuscivo a percepire il sapore delle sere d’inverno …”.“ Buon compleanno, Valentina, le disse, baciandole il polso, e Valentina finì con l’accarezzargli il viso”.Valentina è ormai giunta alla fine della ricerca per la sua tesi, ha già prenotato la sessione d’esame. Tutto sarebbe andato al posto giusto per lei, ma in realtà c’è il forte timore che la storia d’amore con Won-ho possa interrompersi bruscamente. (Piccolo dettaglio  non da poco, la signora madre, così come Valentina, la definisce e che l’attende in Italia; non sopporta che la figlia prediletta possa finire con un coreano! Figuriamoci!)


Una lettura leggera, ma con un messaggio importante, il fatto che  nessun luogo a cui si è appartenuti si lascia davvero. A volte riusciamo addirittura a tornarci. Romanticismo interculturale, originale e coinvolgente. Molto carino il personaggio di Valentina, ho parteggiato per lei. Spero di poter leggere presto il seguito, è infatti assodato il fatto che vi sarà un secondo volume che narrerà gli sviluppi futuri della relazione tra Valentina e Won-ho. In questo secondo testo, vi anticipo, i due protagonisti si ritroveranno in Italia, non in Corea. Consigliato agli animi che vivono romanticamente.

Un saluto, Simona
Bello




Sinossi | Quando Valentina conosce Won-ho capisce subito tre cose: la prima, che è la persona più antipatica che abbia incontrato in Corea; la seconda, che le sue labbra bellissime non possono cambiare questo fatto; e la terza, che se le chiederà di uscire gli dirà sicuramente di no. Dopotutto, non hanno niente in comune: solo un pessimo carattere, un umorismo tagliente, la profonda insofferenza per tutto ciò che non si possa fare in tuta e la passione che li consuma ogni volta che si incontrano. Ma Won-ho è tanto abile nel convincere Valentina quanto lo è a potare gli alberi di Busan e così, tra picnic al chiaro di lampione e caldi pomeriggi nei frutteti, la loro relazione cresce e l’attrazione si fa sempre più intensa. Anche se la coinquilina di Valentina insiste che si stanno innamorando e che sono fatti l’uno per l’altra, la famiglia di Won-ho si oppone e Valentina si trova di fronte a una scelta difficile. La storia d’amore con Won-ho sopravviverà, o lei e il suo appassionato potatore hanno i baci contati?



Qui trovate il romanzo (l'ebook ed il cartaceo)!






Nessun commento:

Posta un commento