11 febbraio 2016

Lacrime in collisione di Benedetta Cipriano. Recensione


Buongiorno, amiche care.
Stamattina vi racconto di un piccolo gioiello. Che poi è anche il primo vero romanzo di una giovane scrittrice italiana che, finalmente, ha trovato il coraggio di autopubblicare un “suo pezzo di cuore”. Quando Greta mi ha proposto la lettura di “Lacrime in collisione” di Benedetta Cipriano dicendomi che poteva essere il mio genere, e soprattutto dopo averne letta la sinossi, mi sono sentita investita da una grande responsabilità. 

Non solo dovevo recensire un romanzo d’esordio – che poi è sempre questione delicata - ma dovevo farlo con una giovane scrittrice che in esso aveva veramente investito se stessa. “Lacrime in collisione”, come ci dice la stessa Benedetta in una breve presentazione sul web, rappresenta infatti la sua “collisione personale”. E segna il momento definitivo in cui lei stessa ha deciso di uscire allo scoperto, di condividere la propria passione e le proprie emozioni, di tenere a freno il timore di fallire e di dare agli altri la possibilità di apprezzare le sue qualità. E’ il tanto temuto salto nel vuoto. Quello che spaventa e ti fa trattenere il fiato. Perché non sai se il paracadute si aprirà, e talvolta sei in dubbio anche sul possederlo quel paracadute. Gli squali là sotto sono tanti ed affamati e servono vere e profonde motivazioni per spiccare il volo. Benedetta lo ha fatto, come forma di liberazione e di ri-nascita. E lo ha fatto scegliendo, però, un terreno difficile e insidioso che, non vi nascondo, mi ha fatto tremare per lei, fin dalla lettura della breve trama che introduce il romanzo. Le prime pagine ti lasciano senza fiato. Ti ritrovi avvolta nell’immenso disagio di Hope, nel suo disperato rassicurante conto alla rovescia di numeri ordinati. Hope conta da quando il dolore è divenuto insopportabile. 


Gli attacchi di panico sono il sintomo evidente di un disturbo ossessivo-compulsivo, che si accompagna a una forma di anoressia. Un fardello enorme per una giovane donna. Hope nasconde le sue ferite sotto abiti enormi, impersonali e affatto femminili o seducenti. Hope sopravvive alla morte della madre, al tradimento del primo vero amore, all’assenza voluta del padre, ma lo fa come può. E’ divorata da pensieri penosi, è atterrita da paure e incubi ricorrenti, è isolata, piegata, sconfitta. E’ in fuga faticosa e costante. Come Nate. L’ex-marine, istruttore di Krav Maga, che corre a perdifiato e colpisce senza tregua il saccone da allenamento. Nate ha un trascorso che è più di un macigno sul cuore. Un senso di colpa devastante gli sbarra la vita e gli stordisce i sensi e la mente. Nate ha fallito in quella inutile folle realtà che si chiama guerra. Nate ha perduto, in un solo colpo, James e se stesso. Ha conosciuto il dolore, la sofferenza, la distruzione. Tutto sulla propria pelle. Nate è in fuga, come Hope. 

La storia di Hope e Nate è ricca di poesia e sentimento. Il loro incontro inaspettato e improvviso è semplice, delicato, per quanto si svolga durante una delle feroci crisi di Hope. Nate, da perfetto sconosciuto, la afferra per i fianchi, la aiuta, la tocca senza distruggerla. E Hope accetta quel contatto, senza fuggire, senza temere di esserne distrutta. Gli sguardi si incrociano, entrano in collisione, si riconoscono. Perché Hope e Nate hanno lo stesso sguardo. Perso, stanco, vuoto. Lo sguardo di chi fugge. Da questo momento in poi sarà impossibile fare a meno l’uno dell’altra. E con una lentezza irreale e vera al tempo stesso, con una ostinatezza unica e forse inverosimile, si inoltreranno nei loro rispettivi drammi. Senza pressioni, con estrema delicatezza e tenerezza, e nell’assoluto rispetto dei loro tempi emotivi e psichici, Nate e Hope, sonderanno le rispettive anime. E saranno capaci di trasmetterci ogni singola emozione di questa loro risalita. La narrazione di Benedetta è dettagliata, profonda, capace di scendere nelle pieghe più nascoste della sofferenza, con grande lucidità e chiarezza. I suoi personaggi, di cui alterna abilmente i punti di vista, sono indagati a fondo, sono accompagnati passo passo nella personale rinascita che solo chi ha toccato il fondo riesce a compiere. La storia procede senza fretta, o meglio con la calma necessaria per consentire un’indagine seria e attenta dell’animo umano. 


Solo sul finire forse le vicende procedono con più accadimenti e con una leggera suspense, che ci fa temere per il futuro dei due protagonisti. Personalmente ho amato Hope da subito, per la sua dignità e per la sua disperazione. L’ho stretta a me ogni volta che si è piegata al dolore e alla sofferenza. Ho adorato i suoi timidi sorrisi e il suo amore per Nate. Di lui mi è piaciuto tutto. La sensibilità, l’attenzione, il rispetto, la devozione. Il suo essere uomo maturo, ferito ma non sconfitto, piegato ma non spezzato. Il tutto coniugato con umorismo, mascolinità e fascino. Hope e Nate sono stati per me unici ma non inverosimili. E il finale stesso, che qui non vi anticipo, mi è risultato perfetto. E’ stato ciò che speravo, ma con una tenerezza e una commozione che veramente non mi aspettavo. Quindi amiche care, Benedetta è stata una piacevole sorpresa. Spero di avervi trasmesso la voglia di conoscerla e di apprezzarne le indubbie qualità. A questo giro gli squali….dovranno farsene una ragione!

A presto. Francesca
BELLISSIMO





Sinossi | Probabilmente, se vissuta insieme, la vita può fare meno paura… Hope combatte ogni giorno contro uno stranissimo disturbo ossessivo-compulsivo, nel tentativo di mettere a tacere il dolore causato dalle delusioni passate.  Nate è un ex marine, ora istruttore di krav maga, con un ricordo ingombrante che logora la sua anima di giorno in giorno. Eppure quando si incrociano per la prima volta, all’interno di un supermercato deserto, non possono più tornare indietro: Hope, in preda a un attacco di panico, viene soccorsa da un Nate apparso dal nulla. Da allora, occhi negli occhi, non riescono più a fare a meno l’uno dell’altro. Possono due anime perdute ricominciare a lottare insieme? Forse, anche quando tutto sembra perduto, c’è sempre speranza e possibilità di scelta?



Qui trovate il romanzo!!






11 commenti:

  1. Francesca, sei riuscita a farmi piangere! Hai scritto parole bellissime, capendo in pieno i miei personaggi. Sono contenta che il mio cuore sia arrivato a te, che attraverso le parole io sia riuscita a regalarti emozioni vere. Questa è sicuramente una delle recensioni più belle che io abbia mai letto.Ringrazio te infinitamente e ovviamente ringrazio Greta per aver dato una possibilità al mio Lacrime in collisione.Grazie ragazze, stamattina avete zuccherato la mia giornata.
    Benedetta

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    1. Ciao Benedetta. Hai avuto per me bellissime parole. Le mie erano assolutamente vere. Un abbraccio.

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  2. Bellissima recensione! Mi hai convinta, lo prendo!

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  3. Ciao Francesca, ti faccio i complimenti per la recensione perché mi hai emozionato tantissimo. Una storia d'amore che sembra così bella e profonda. Avevo desiderio di leggere questo libro perché lo avevo già adocchiato su vari blog e mi incuriosiva. Non vedo l'ora di poterlo leggere al più presto ♥

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    1. Grazie Violet. Credo che ci siano libri che toccano il cuore. E consigliarli a chi può apprezzarli è un grande privilegio. Un abbraccio

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    2. Grazie Violet. Credo che ci siano libri che toccano il cuore. E consigliarli a chi può apprezzarli è un grande privilegio. Un abbraccio

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  4. Stupenda recensione e stupendo il libro...che acquisterò sicuramente!!!

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    1. Brava Giorgia, credo che questo romanzo sia meritevole di essere diffuso. Baci

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    2. Brava Giorgia, credo che questo romanzo sia meritevole di essere diffuso. Baci

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  5. Grazie a tutte per l'opportunità ragazze.
    Benedetta :)

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