30 dicembre 2015

Mastered di Maya Banks. Recensione inedito




Ciao ragazze!!
Nella recensione di oggi condivido con voi la mia opinione riguardo a “Mastered”, il primo volume di una nuova serie dall’alto tasso erotico di Maya Banks. Il romanzo fa parte della serie ‘Enforcers’, ed inizialmente doveva trattarsi di uno standalone. Visto che la versione definitiva superava di gran lunga il numero di pagine prestabilite, l’autrice ha deciso di scorporarlo in due libri e presto uscirà il seguito. Non ho mai letto nulla di questa autrice. 

Non ho letto la famosa serie erotica pubblicata dalla Mondadori più di un anno fa, forse perché frenata dalla valanga di giudizi negativi. Non ho letto neppure la serie romantic suspense portata in Italia dalla Leggereditore. Il genere non è fra i miei preferiti. Questo per farvi capire che probabilmente non avrei scelto questo romanzo se non mi fosse stato proposto per una recensione. Ma la curiosità ha avuto il sopravvento. La protagonista di questa storia è Evangeline, una ragazza di poco più di vent’anni ingenua e molto insicura. Evangeline è appena uscita distrutta e umiliata da una storia, dopo essere stata scaricata dal suo ex, che prima di lasciarla ha infierito su di lei, abbattendo quel briciolo di autostima che le era rimasto. Nelle prime pagine del romanzo le sue tre inseparabili amiche la convincono a prendersi la sua rivincita, e il piano prevede di intrufolarsi all’Impulse, uno dei locali più trendy ed esclusivi di New York, che guarda caso è frequentato dal suo ex. L'obiettivo di Evangeline è di incontrarlo e fargli capire quanto lei nel frattempo sia cambiata, e quanto sia diventata una bomba sexy, una donna in grado di conquistare qualunque uomo. Eve spera che lui si renda conto cosa si sia realmente perso lasciandola andare.


Tuttavia, una volta dentro il locale e a faccia a faccia con lui, le cose non vanno come aveva previsto e la situazione degenera. Intervengono i buttafuori ed Eddie viene allontanato con forza dal locale sotto gli occhi di tutti. In realtà nessuno si è accorto di cosa sia realmente successo. Il locale è provvisto di telecamere nascoste di videosorveglianza e tutto è avvenuto sotto lo sguardo attento di Drake Donovan, l’enigmatico e affascinante proprietario dell’Impulse. Lui ha sempre la situazione sotto controllo. Lui è un maniaco del controllo. Drake è un tanto bello quanto cinico, spietato, e perverso. E’ rimasto stranamente catturato dalla bellezza non artificiosa di  Evangeline, dopo aver visto la sua immagine trasmessa dalle telecamere. E’ rimasto stregato dalla sua aura di ingenuità, pur non essendo il tipo di donna con cui di solito va a letto. Dal primo momento che ha posato lo suo sguardo su di lei ha un unico obiettivo: POSSEDERLA. Drake, essendo un uomo abituato ad ottenere tutto ciò che vuole, deve assolutamente averla. Nel suo regno è abituato ad essere servito, riverito, venerato, e mai disobbedito. Evangeline è completamente all’oscuro del suo mondo, e quando lui le propone di andare a vivere a casa sua, accetta di concedergli una possibilità. Drake sa essere molto persuasivo. Lui ne approfitta, facendole il lavaggio del cervello. Evangeline ha un’indole da sottomessa e obbedisce ad ogni suo comando. E’ un’eroina passiva, senza spina dorsale, una donna senza carattere e priva di personalità. Ho trovato assurdo che all’inizio, non sapendo nulla sul conto di Drake, si lasci convincere a trasferirsi nella sua tana, nella tana del lupo cattivo. E peggio ancora lui la convince a lasciare il suo lavoro, rinunciando così di punto in bianco alla propria indipendenza. 

Inoltre, Drake la mette contro alle sue amiche, che in men che non si dica diventano le sue più acerrime nemiche, quando invece Evangeline dovrebbe accettare i loro consigli e lasciarlo perdere. Ciò che però mi ha dato più fastidio è il fatto che Evangeline si comporti come un burattino nelle mani di uomo che non si fa scrupoli a distruggere la sua personalità e a calpestarla. Lei, per ringraziarlo, accetta tutto ciò che lui le chiede di fare ed è pronta a subire senza mai alzare la testa. Evangeline è troppo remissiva e devota ad un uomo che a mio parere non si merita nulla e non dimostra nessun affetto e stima nei suoi confronti.  Il loro mi è parso fin dall’inizio un rapporto malato. Entrambi hanno dei seri problemi. Ad un certo punto il romanzo diventa claustrofobico e non riuscivo a sopportare che la protagonista fosse privata di ogni sua libertà. Come fa Evangeline a non accorgersi di non essere più una donna libera di pensare e di volere come era un tempo? Come fa ad accettare tutto ciò che le capita passivamente? Nell’arco di tutta la storia Evangeline è sottoposta ad una serie di maltrattamenti più psicologici che fisici che non sono riuscita a tollerare. Quando pensavo di aver superato il peggio e nel momento in cui ho intravisto nel protagonista un barlume di umanità o di sensibilità, l’autrice ha sferzato il colpo di grazia. Mi riferisco alla scena conclusiva del banchetto di lavoro, quando Drake la umilia davanti a tutti. 


Quella scena è stata per me intollerabile, e non ho chiuso il libro solo perché ero curiosa di sapere se alla fine lei avrebbe trovato la forza di troncare la loro relazione. In quel caso si sarebbe meritata il mio applauso. Come avrete intuito, questo romanzo non mi è proprio piaciuto. In realtà, ho cercato di farmelo piacere, ma c’erano troppi punti su cui ero in disaccordo. All’inizio il romanzo è  molto lento, ripetitivo e si fatica seguire il filo conduttore della storia. L’autrice continua a ribadire alcuni concetti, sui quali avrebbe potuto effettuare diversi tagli. Probabilmente la storia si sarebbe potuta raggruppare in unico volume. La parte erotica è forse quella su cui ho meno da ridire, perché in realtà le scene di sesso non sono così spinte come mi aspettavo. Stranamente non sono rimasta sconvolta di fronte alla scena in cui il rapporto non coinvolge soltanto i due protagonisti, anche se mi risulta impossibile accettare che un uomo possa condividere una donna con un altro uomo. Ho sempre pensato che fosse una contraddizione che uomini possessivi e gelosi come Drake, che devono continuamente marcare il loro territorio, potessero accettare di condividere la propria donna con un altro uomo. Probabilmente non capisco i meccanismi contorti che sono alla base di certe perversioni sessuali. Questa volta vi voglio anticipare quale sarà la mia prossima recensione: vi parlerò di “Break Even”, l’ultimo romanzo di Lisa De Jong. 

Baci, greta
COSI' COSI'


✰ ✰  ARC provided for an honest review ✰ 



Qui trovate il romanzo in inglese!!





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