21 agosto 2015

Il mondo in una stanza di JL Berg - recensione




Salve, care amiche!
Oggi vi parlo di un romanzo che ho letto quando ero in viaggio, un libro incantevole, meraviglioso, unico. Non ci sono  parole per descrivere quanto mi sia piaciuto, quanto mi abbia emozionato e toccato nel profondo. Penso sia una delle storie più intense, commoventi e toccanti che abbia letto quest’anno, un libro che assolutamente consiglio. 

E’ molto diverso dai romanzi che ho letto finora e mi ha colpito per l’originalità. “Il mondo in una stanza” potrei descriverlo come un inno alla vita, perché in ogni singola pagina ci ricorda quanto sia importante. La vita è un dono prezioso e, in quanto tale, va apprezzato, difeso e salvaguardato con ogni mezzo. Ma soprattutto è un dono che va vissuto in ogni istante fino alla fine. Il romanzo ci rammenta che ci sono persone meno fortunate, che soffrono, persone che ogni giorno lottano contro una malattia e farebbero qualunque cosa per anche solo un minuto e un secondo di vita in più. Ne sa qualcosa Lailah Buchanan. Lailah, l’eroina di questo romanzo, è nata con un grave difetto cardiaco e da sempre la sua vita è condizionata dalla sua malattia. Il suo mondo è racchiuso all’interno delle mura asettiche di una stanza d’ospedale, dove trascorre il suo tempo ad osservare la vita anziché viverla, ma il suo sogno è di uscire da quella gabbia. Non passa giorno che non immagini come ci si senta ad essere liberi e speri di essere dimessa, ma purtroppo il ricovero sarà più lungo del previsto. Lailah non ha mai passeggiato fra le onde dell’oceano, non ha mai fatto esperienza di mille cose che sono normali per una ragazza della sua età, perché è molto fragile e ogni attimo potrebbe esserle fatale. Pur non avendo nessuna certezza del proprio domani, non ha perso la speranza che un giorno potrà guarire. Ti colpisce che pur essendo così fragile a livello fisico dal punto di vista emotivo sia una donna forte. Pur essendo gravemente malata non la vediamo mai abbattersi.


Jude Cavanaugh, il protagonista maschile, invece ha rinunciato a vivere in seguito alla morte della donna che amava e passa le sue giornate fra i reparti del Memorial Regional Hospital di Santa Monica (dove è ricoverata Lailah) dove lavora come infermiere. Vaga come un’anima in pena per i corridoi del pronto soccorso ed è oppresso dal profondo senso di colpa per ciò che è successo. Per entrambi il rapporto che li lega alla vita e alla morte è molto sottile. Poi un giorno il destino vuole che lui venga spostato nel reparto di cardiologia ed è lì per la prima volta incontra lo sguardo di un angelo di nome Lailah. Lo so che adesso vi sembrerò matta, ma dopo aver letto questo romanzo quando vedrò un budino mi verrà sempre in mente l’amore per la vita di Lailah, e alla prima volta che Jude la vede in quella stanza d’ospedale e ne rimane affascinato. O quando lui ogni sera le fa trovare di nascosto il budino sul comodino solo per vederla felice, e veder affiorare il sorriso su quelle labbra che tanto vorrebbe baciare. Non voglio entrare nei dettagli di questa bellissima storia, perché possiate scoprirla leggendo. 

Io fin dalle prime pagine mi sono sentita come stregata e talmente coinvolta dalla scrittura sublime di questa autrice che non riuscivo a distogliere l’attenzione. Ho trovato molto carina l’idea della lista dei ‘prima o poi’, i 143 desideri che Lailah vorrebbe vedere esauditi prima di morire; mi ha fatto molto piacere che alla fine la scrittrice abbia riportato l’elenco completo perché ero curiosa di conoscere quali fossero i sogni di una ragazza fantastica e coraggiosa come Lailah. Nell’arco della storia non ho potuto fare a meno di cercare di indovinare quali potessero essere le prime voci della lista, ma anche di sperare che Jude poco alla volta riuscisse a far avverare ogni suo desiderio. In alcune circostanze non ci riesce realmente, ma ho apprezzato il modo in cui alla fine riesce comunque a far depennare le voci una per una. Ho adorato Jude, pur con le sue fragilità e le sue paure. Ho adorato il modo in cui all’inizio si avvicina a Lailah, cercando di non spaventarla e di metterla a suo agio, e in seguito per come si comporta per farle comprendere con piccoli gesti e accortezze quanto ci tenga a lei e quanto lei sia importante per lui. A riempire il romanzo sono soprattutto i sentimenti, ma non mancano sensualissime scene d’amore dalla metà in poi. I personaggi comprimari hanno un ruolo di non secondaria importanza e nel corso della narrazione ti ci affezioni. Mi è piaciuta tantissimo Grace, l’infermiera che segue Lailaih, per come cerca in tutti modi di renderle la sua vita in ospedale più piacevole, e il dottor Marcus per l’affetto che dimostra in ogni occasione nei confronti della protagonista volendole bene come una figlia. Infine Molly, la madre di Lailah. 


In alcune circostanze è troppo protettiva e severa nei suoi confronti, ma tutto ciò che fa è dettato dall’amore incondizionato per la figlia e dalla paura di perderla. Il romanzo è narrato dal punto di vista di entrambi i protagonisti e a capitoli alterni possiamo leggere i loro pensieri. Riguardo al finale ci tengo a dire che l’epilogo mi ha lasciato soddisfatta e con il sorriso stampato sulle labbra, tuttavia la storia fra Jude e Leilah non finisce qui. La scrittrice ha voluto regalarci un seguito in cui potremo ancora leggere la loro storia, il titolo del romanzo in inglese è “Beyond These Walls”. Non ho notizie della sua traduzione, ma spero che la Nord non deluda le sue lettrici. Nel frattempo ho aggiunto alla mia lista dei miei desideri un altro romanzo di questa autrice, “When you’re ready”, il libro di maggior successo che apre  la serie ‘Ready’. Vi lascio con una citazione.

In quella stanza lui è diventato il mio conforto, il mio santuario, la mia forza. Come un cavaliere bianco, mi ha sottratta al grigiore della mia vita mostrandomi un mondo pieno di colori. In quella stanza, ho donato me stessa a un uomo che ha detto di voler lottare per me e amarmi sino alla fine. Ma, quando la vita ci si mette, neanche l’amore basta. E, con un cuore già compromesso, cos’altro si può rischiare? In quella stanza, ho dato il mio cuore imperfetto all’uomo che amavo. E poi… lui se n’è andato.” 

Alla prossima, greta 

BELLISSIMO

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2 commenti:

  1. bellissima recensione,condivido in pieno ogni emozione che questa bellissima storia mi ha trasmesso adoro tutto di questo romanzo e ti assicuro che nn sei matta anch'io davanti ad un budino ripenso a Lailah è Jude,ho letto il seguito e nn mi ha deluso grazie greta <3

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    1. Ciao Luisa, è da un po' che non ti sento!! Chissà quanti nuovi romanzi avrai letto!!! Se c'è qualche libro in inglese che ti ha colpita segnalamelo. Io ho appena iniziato "Cocky Bastard" e mi sto divertendo parecchio!!Dopo passo a Kellan e alla Linde. Le mie prossime letture in inglese saranno "The Paper Swan" e "Consolation". A presto, greta

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