10 giugno 2014

Recensione: “Taint” di S.L. Jennings, le lezioni stanno avendo inizio... vi presento Justice Drake

Sono stata subito tentata da questo romanzo. Permettetemi il gioco di parole, anche se tradotto dall’inglese il termine TAINT vuol dire tutt’altro. Non saprei dire se a tentarmi sia stata prima la cover che, ammettiamolo, ha l’effetto di un magnete e sembra indurre il lettore all’acquisto, calamitato verso quegli occhi, quello sguardo intenso e provocatore dell’immagine di copertina.  

Oppure non saprei dire se siano state decisive le parole dirette e pungenti del “blurb” (lo trovate a fine pagina), la locandina pubblicitaria. Mi domando se siate riuscite a leggerla evitando di arrossire e rimanendo immuni alle taglienti parole della breve introduzione che fa di sé il protagonista. Quasi mi vergogno a tradurla. Personalmente sono rimasta scioccata. “Taint” mi ha sorpreso, non mi aspettavo un romanzo come questo. L’argomento trattato è un’assoluta  novità, il modo di esporlo altrettanto originale e convincente. SL Jenning  non si è fatta condizionare dalle tendenze del momento ma ha attinto dalla propria immaginazione senza porre alcun vincolo alla propria fantasia. Ci vuole una fervida immaginazione per riuscire concepire una storia come questa, che  non si limita a farci divertire e ribollire il sangue nelle vene. La scrittrice si è dimostrata estremamente fantasiosa, a volte forse troppo. In alcuni punti ha un po’ esagerato spingendosi in situazioni al limite dell’ assurdo e del paradossale. Ma questo romanzo vuole essere molto più, una  provocazione rivolta al pubblico femminile. Molte donne insorgeranno di fronte a certe affermazioni del protagonista, ma consideriamo che  stiamo ascoltando il punto di vista di un uomo.  

Finalmente un altro libro narrato da una figura maschile che cattura l’essenza di ciò che pensano gli uomini. In fondo non sono creature molto complicate, sono più semplici di quanto si pensi.  Per loro sono necessarie solo poche cose : il cibo, il sesso e che si alimenti il proprio ego. Mi ricorda qualcosa …. vi ricordate l’impenitente e irriverente Drew Evans di Emma Chase? Justice Drake è ancora peggio. E’ un personaggio che incuriosisce. Justin è il proprietario di un esclusivo resort, l’Oasi, dove si recano donne il cui matrimonio sta andando a rotoli. Sono donne sposate tradite dai relativi consorti. Sono ricche casalinghe annoiate appartenenti alle più alte classi sociali i cui mariti hanno deciso di spostare i loro interessi altrove e distrarsi evitando i piaceri del letto coniugale. Sono quelle  signore di ogni genere di età  non più in grado di soddisfare i propri compagni e di riportare la scintilla nei loro matrimoni. Le loro relazioni stanno per consumarsi;  il declino è inarrestabile. Appaiono sulle pagine dei tabloid, al fianco di famose rockstar o di imprenditori di successo, sempre al centro dei riflettori; ma in realtà vivono in un abisso di profonda solitudine. C’è ancora una possibilità di salvare i loro matrimoni? Sì, finchè c’è Justine Drake. Justice sa tutto di loro; è a conoscenza dei dettagli più intimi della  vita privata di ognuna.
 

 
L’Oasis in un certo senso può definirsi una scuola, una scuola molto particolare dove si impartiscono lezioni, se così possiamo definirle, speciali.  Justice è un ‘sex teacher’. I suoi insegnamenti riguardano le arti della seduzione e i segreti più inconfessabili sul sesso. Sono rimasta sorpresa nello scoprire quale sia il ruolo del protagonista in tutta la vicenda.  Che in fondo il suo compito si riconduca a rendere queste signore ancora desiderabili e di nuovo attraenti per riuscire a catturare nuovamente l’interesse dei mariti. Ma per farlo bisogna prima entrare nella psiche degli uomini e capire realmente come la pensano e ciò che desiderano.

Interessante mi sono detta. Intrigante. Avete capito bene: lo scopo di Justice è quello di insegnare a queste ricche signore a diventare tutto ciò che i loro mariti vogliono,  fino al punto da farli cadere letteralmente ai loro piedi. E a quanto pare i suoi insegnamenti riscuotono un enorme successo. Qualcuna di voi è interessata? A parte gli scherzi, quest’uomo sembra saperne una più del diavolo. Sembra che  conosca ogni trucco inimmaginabile per liberare la parte istintiva di ogni donna, ogni costrizione mentale, e tirare fuori la bestia nascosta che c’è in noi. Quella parte che, come afferma, gli uomini vogliono vedere e li intriga parecchio. Li eccita. Ma non dobbiamo per forza essere d’accordo con le sue teorie, possiamo anche esprimere tutto il nostro disappunto. Senz’ombra di dubbio ha molta presa sulle frequentatrici dei suoi corsi.  Bisognerebbe sentire come la pensano le lettrici. Sa essere molto convincente ed è  estremamente persuasivo. Ma una domanda sorge spontanea: cambiereste completamente per un uomo e sareste disposte a trasformare voi stesse per compiacere un’altra persona? In fondo questo è il tema trattato. Non vi anticipo come la pensa la scrittrice, vi lascio alla curiosità e alla tentazione di leggere il romanzo.  Rimarrete stupite. Ma chi è realmente Justice Drake? Justice è un personaggio sui generis. E’ uno che dice ciò che pensa, senza filtri e senza scuse. Ci mette di fronte alla dura e cruda realtà. Ti colpisce con il suo humor e il suo sarcasmo. Di certo i suoi metodi non possono definirsi ortodossi e i suoi approcci sono poco convenzionali.  

Ma è  lui l’esperto in materia.  Come possiamo dargli torto!!!! Mi ha sorpreso come affronti seriamente il proprio lavoro quasi fosse una missione, e  ho trovato affascinante seguire da vicino gli sviluppi e i risultati dei  suoi seminari. I risultati sono sorprendenti. Justice sembra l’incarnazione del peccato, la personificazione della trasgressione, e un esemplare perfetto di virilità.  E’ testosterone allo stato puro e sensualità all’ennesima potenza. Le sue capacità amatorie sono innegabili.  Sembra strano che un uomo come lui possa attenersi a  delle regole, regole che non ha mai infranto. Almeno finchè non ha incontrato Allison. Allison Elliot-Carr, la protagonista, è un personaggio che mi è piaciuto tantissimo. Come Justice sono rimasta stupita della sua presenza all’Oasis. A Ally non manca nulla: è una bellissima donna, ricca e intelligente. E’ solo troppo ingenua per vivere nella società ripugnante a cui appartiene.  E’ una donna piena di fascino e sensualità, non c’è da stupirsi che sia riuscita a suscitare l’interesse del suo intrigante istruttore. E’ così fiera e combattiva che ti sorprende che possa mettersi in discussione e si lasci ingannare da quello s****** del marito, sempre pronto a tradirla. Ally sembra non rendersi conto di tutte le qualità che possiede.  Ne diventa consapevole solo nel momento in cui ha al suo fianco un uomo che la sa apprezzare, solo quando incontra Justice. Ancora mi vengono i brividi quando penso ai loro incontri e ai momenti fugaci dei loro brevi contatti. Sono attimi rubati, perché il loro rapporto è qualcosa di proibito. Ally è di fatto una donna sposata. Mi ha fatto sorridere che alla fine tutti gli sforzi di Justice per ottenere risultati dai propri insegnamenti gli si ritorcano contro.

 
Ad un certo punto  per lui diventa sempre più complicato riuscire a controllare i propri istinti in presenza della propria pupilla. Lei fa vacillare il suo autocontrollo. Gli  istinti gli urlano di toccarla, sfiorarla e possederla. Assistere ai suoi disperati tentativi di placare l’attrazione che prova nei confronti di Ally è veramente uno spasso. Ma non aggiungo altro, è arrivato il momento di fermarmi. “Taint” è proprio un bel romanzo, un altro di quegli inediti che non possono mancare nelle nostre librerie. Spero che in controtendenza le nostre CE si addentrino anche in territori ancora inesplorati. Perché c’è tanto bisogno di guardare verso nuovi orizzonti.
 
 
BELLO



Vi interessa questo romanzo?... lo trovate qui!



 

 ....................... Blurb ........................
 
 
..................... Gbl ........................




 

17 commenti:

  1. siiiiiiiiiii stavo aspettando giusto giusto la tua recensione mi fido vado sul sicuro benissimo ottimo . ho fatto le 6 di stamattina per finire twister togheter e ho pure letto tutto archer's voice ieri, ma a questo punto faccio uno sforzo in piu' e me lo leggo il prima possibile , dopo devo fare assolutamente un po' di pausa o i miei poveri occhi ne risentiranno. di a chira cilli di stare calma e respirare bene quando lo leggera' a un certo punto stavo per avere un infartoooooo . pepper winters e' un genio ha letteralmente superato le mie aspettative il migliore dei 3. ahhhh non vedo l' ora di leggere di Jethro riuscira a spodestare q dal titolo di re dei dark romance vedremo. sonia ciaooo greta adesso vado a dormire, si se te lo stai chiedendo so tutta mattta ma in senso buono.

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    1. Ciao Sonia, oddio che responsabilità....!!! Spero che ti piccia. Ti sarai chiesta perché non gli ho assegnato i 5 cuoricini. E' per un solo motivo... Trovo l'idea di partenza fenomenale, ma poteva essere sviluppata meglio. Comunque lo reputo un bel romanzo. Mi è piaciuta anche l'introduzione delle pagine degli articoli di giornale, o come si conclude l'epilogo. Su serio, sei riuscita a finire due romanzi in così poco tempo? Io non sono così veloce, anzi sono una lumacona. Non ho ancora sentito Chiara, ma dubito che non sia corsa ad acquistare "Twisted together" della Winters. Ormai ha perso la testa per quel personaggio. Tante ritengono che Pepper Winters sia un genio, non sei l'unica. Ma è così brava? Questo "Q" mi terrorizza. A presto, greta

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  2. Greta, Greta....Non hai avuto il coraggio di tradurre il BLURB...?!! Beh, non posso darti torto...è troppo esplicito!!! Mi avevi parlato di questo romanzo tempo fa e adesso capisco il motivo di tanto interesse....semplicemente MERAVIGLIOSO!! Adesso mi sorge spontanea una domanda (e sono sicura di non essere l'unica a porsela) PERCHE'??? Perchè qui da noi arrivano solo e soltanto le stesse "minestre riscaldate"? Ormai non ha nemmeno senso chiamarli "romanzi fotocopia", sono delle vere e proprie riproposizioni in chiavi e registri diversi delle stesse storie, che siano Erotici, Contemporary o New Adult bene o male le trame e gli sviluppi sono quasi sempre gli stessi...soliti, tradizionali e rassicuranti protagonisti e storie immancabilmente a lieto fine. Non che mi lamenti per l'Happy Ending, anzi...io sono un'accanita sostenitrice del Vissero Felici e Contenti...ciò che però mi disturba è la banalità e l'omologazione. Sembra che il nostro panorama editoriale non sappia osare, offrire qualcosa che potrebbe lasciare interdetti di primo acchito ma poi, lentamente conquistare. Sembra che il ragionamento più diffuso sia "finchè la barca va, lasciala andare", ovvero, se una cosa funziona e vende perchè cambiare? Una posizione che non fa una piega se non fosse che dopo un pò (un bel pò ormai...) ci si inizia a stufare e si comincia a guardare altrove, verso altri mercati sicuramente più poliedrici e variegati. Mi piacerebbe davvero che qualche CE abbia l'ambizione ed il coraggio di portare da noi Pepper Winters, CJ Roberts, Belle Aurora, Jessica Park, Samatha Towle, Calia Reed e tantissime altre autrici "diverse" i cui numeri e riscontri oltreoceano comunque dimostrano che, nonostante l'originalità, i loro romanzi vendono milioni di copie!!
    PS: mi sono dilungata un pò troppo....chiedo scusa...
    Lavinia

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    1. Lavinia, Lavinia.... mi hai colta in fallo. Ebbene sì, mi è mancato il coraggio di tradurre il "Blurb". Ma lo hai letto attentamente??? E' parecchio esplicito....!! Avrei potuto inserire un po' di asterischi, ma non ho osato. In quanto a originalità questa storia non ha eguali. Pur essendo un bel romanzo, come dicevo a Sonia, in alcuni punti poteva essere sviluppato meglio. Sono pienamente d'accordo con quello che dici riguardo alle "minestre riscaldate", ma in questo modo non si corrono rischi. Se si vogliono proporre delle novità bisogna avere il coraggio di rischiare. Ma il lettore recepirebbe il cambiamento? E' disposto ad accettarlo? Non saprei.... Ultimamente ho notato che molti romanzi di successo Americani si concludono con un finale 'dolce-amaro'...un finale aperto o addirittura non c'è un HEA. Non ho mai letto un libro di questo genere, ma essendo una persona molto curiosa e a cui piace sperimentare... mi piacerebbe provare. Mi sembra di aver intuito che "Love, in English" rientri in questa tipologia. Questa sera lo inizio, ti saprò dire. Un abbraccio, gerta

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  3. Greta, se fossi in grado di leggere in inglese non mi separerei più da questi romanzi. Ho di nuovo quella sensazione (anche se più leggera di "Music of the Heart". Ricordi?) che presto....anche qua da noi......bè questa volta alterniamo con una cassa di melanzane va....non so se mi hai capito ormai :D
    Sono d'accordo con quello che ha scritto Lavinia. Però io rimango anche dell'idea che molte CE ci ritengano immaturi. Secondo me sono convinti che non reggiamo un certo tipo di storia con certi temi trattati e pensano di sapere ciò che è meglio per noi. Lo capiranno quando ci stuferemo di leggere sempre le solite storielle e le vendite caleranno miseramente.

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    1. Violet..... come sempre sei super simpatica. Speriamo che sia di buon auspicio!! Anch'io sono d'accordo con Lavinia, ma probabilmente non siamo in molte a pensarla così. In fondo quando si è presentato qualche piccolo cambiamento è stato criticato duramente. Basta pensare che scaturiscono dibattiti e polemiche a non finire solo perché viene affrontato il tema del tradimento. Non oso pensare cosa accadrebbe se un libro non si concludesse con l'auspicato finale o trattasse tematiche così dure come la serie della Winters. Ma prima o poi, come dici tu, le solite storielle ci annoieranno... e allora???? Baci, greta

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    2. Sul fatto del finale concordo in pieno. Sinceramente nemmeno io li reggo :(
      Quando le storielle annoieranno....probabilmente arriverà un nuovo genere ;)

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    1. Chiara,…. ti offri volontaria? Apprezzo il tuo gesto. Sono convinta che non te ne pentirai. Gli insegnamenti di Justice potrebbero sempre tornare utili, non si sa mai nella vita!!! Non dimenticare un piccolo dettaglio…. quell’uomo è infallibile. Un abbraccio, greta

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  5. Aspettero pazientemente la pubblicazione in Italiano..che scatole!, pero.

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    1. Ciao Lella!! Sì, di pazienza ne serve tanta.... ma questa volta son un po' in anticipo. Questa è una pubblicazione molto recente. Ci spero. greta

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  6. Cara Greta, sottoscrivo pienamente, le opinioni di Lavinia e Violet, e per rafforzarle penso che gli editori nostrani ci ritengano degli infanti e non Lettori maturi rinunciando, nella più classica incapacità manageriale, ad aumentare la clientela, quindi i profitti, ampliando la platea dell'offerta del prodotto, ma purtroppo il nostro Paese tra le altre cose ha un grosso problema, nel cuore del nostro territorio abbiamo lo Stato Pontificio per cui non ci libereremo mai del motto dal pulpito del prete: fate quel che dico e non quel che faccio. Auspico, ma poco ci credo, di poter leggere autrici come Pepper Winters, CJ Roberts, Belle Aurora, Jessica Park, Samatha Towle, Calia Reed e tantissime altre e siccome dell'inglese ho solo reminiscenze scolastiche, gli studi li ho lasciati circa un ventennio fa, farei una fatica enorme e non potrei onorare il lavoro fatto da chi scrive, quindi l'unica speranza che ho di leggerli è nella nostra meravigliosa lingua, cosa che preferisco. Una prece alle CE che decidano di tradurre, naturalmente FEDELMENTE, senza riduzioni e raffazzonamenti una varietà di lavori che permetta a tutti di leggere il genere che più gradiscono nel rispetto delle libertà.
    Cara Chiara, come te mi offro volontaria.
    saluti Ellida

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    1. Cara Ellida, ....anche tu ti offri volontaria??? Sono pienamente d’accorto con ciò che dici, hai proprio toccato la nota dolente. Ma a questo punto come facciamo a fargli capire che si sbagliano, e che siamo dei Lettori 'maturi' che non hanno il timore di affrontare le novità e siamo pronti ad accoglierle senza essere prevenute. Ma sarà davvero così? O siamo delle voci fuori dal coro? Spesso mi sono chiesta se sia realmente questo ciò che vogliono le lettrici o se apparteniamo a una minoranza. Anch'io penso che sia improbabile poter leggere autrici come Pepper Winters o CJ Roberts, trattano argomenti estremi e eccessivamente trasgressivi. Ma Park, Towle e Reed hanno pubblicato romanzi che rientrano nel genere new adult, quindi a mio avviso ci sono molte più probabilità che vengano pubblicati. Come ha fatto notare l'amica Sonia, gran parte dei romanzi finora tradotti sono della ATRIA. Questo vuol dire che presto leggeremo anche "Sweet Thing" di Renee Carlino? Spero proprio di sì. Tempo fa l'avevo contattata.... Saluti anche a te, greta

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  7. ragazze piu' che le autrici e il genere dark erotica o romance che non viene preso in considerazione , ma dobbiamo anche ammettere che il mercato americano non puo' essere equiparato a quello italiano. in america si vendono milioni di libri , in italia la lettura come sappiamo latita parecchio si legge poco ,semmai bisognerebbe differenziare un po' i generi , invece si tende tutti a buttarci su uno stesso tipo nello stessomomento per sfruttarlo il piu' a lungo possibile adesso e tutto un fiorire di new adult e per carita' mi sta' anche bene il genere paranolmal romance o il fantasy di qualche tempo fa e letteralmente sparito e molte serie sono rimaste incomplete lasciando lettori che non leggono in inglese a bocca asciutta e nella piu' totale incertezza di una conclusione. bisogna ricordare che pepper winters cj Roberts alathea roming belle aurora sono autrici indipendenti e sono di un genere chiamato dark erotica o romance che dir si voglia e mi sembra che non siano pubblicate neanche in altri paesi europei forse solo cj Roberts in spagnolo mi sembra , Samantha towle jessica park sono autrici new adult e' quindi c'e una piu' forte possibilità ' che vengano pubblicate anche da noi se un benevolo editore le pubblicasse anche da noi , purtroppo tutto non si puo' avere, pero' concordo pienamente sulla differenziazione dei generi . l'unico timore e' sempre quello della sospensione di una serie , che in italia a differenza del resto dell'europa e' sempre piu' maggiore . sonia

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  8. Ciao Sonia,
    mi permetto di rispondere al tuo post...è vero che in Italia si legge molto poco e potrebbe essere proprio questa la ragione per cui le CE preferiscono trincerarsi dietro la certezza di generi noti e stra abusati per non rischiare un insuccesso commerciale. Tuttavia, io credo che una delle ragioni per cui si legge sempre meno è proprio perche l'offerta è sempre più standardizzata ed omologata. Ti riporto il mio esempio: sono sempre stata una divoratrice di ibri, di tutti i generi in realtà ma da quando ho scoperto il romance non l'ho più lasciato...La mia media di lettura si è sempre attestata intorno a 1-2 libri a settimana per la felicità di Amazon e delle CE italiane!! Fino a meno di un anno fa leggevo SOLO in italiano accontentandomi ed anzi crogiolandomi nel mercato editoriale italiano. Ma, da un pò di tempo a questa parte quando sbircio le prossime uscite italiane e straniere (quindi anche titoli che oltre oceano hanno avuto un discreto successo) ti posso assicurare che mi scende la depressione. Non trovo nulla che mi entusiasmi, un libro che, anche solo leggendo la trama, mi faccia bramare di leggerlo. Ripeto, la mia impressione è che quasi tutte le CE (poi l'eccezione esiste sempre) tendano ad acquistare quasi esclusivamente i diritti di autrici e generi consolidati, di immediato e certo risontro. Ora è da circa un anno che sta andando molto il New Adult ma, dopo la novità dei primi mesi, tutte le storie adesso iniziano ad assomigliarsi, i protagonisti sono tutti uguali e quindi anche un genere per il quale tempo fa avrei acquistato ad occhi chiusi adesso inizia a stancarmi!! Personalmente cerco sempre qualcosa di nuovo, se devo spendere dai 4 ai 10 Euro per acquistare un libro, quello che mi aspetto è di trovarmi a leggere ogni volta qualcosa di nuovo e non una storia in cui cambiano soltanto le ambientazioni ed i nomi dei protagonisti!! Ecco spiegata una delle ragioni per cui io (e moltissime altre...) guardiamo al mercato oltreoceano quando vogliamo leggere qualcosa di diverso, basta leggere un pò di sinossi e di recensioni e c'è solo l'imbarazzo della scelta!! Detto questo, è vero che il mercato Americano è totalmente differente dal nostro ma ritengo comunque che un maggiore sforzo di diversificazione sia auspicabile nonchè proficuo per tutti!! Sono purtroppo anche perfettamente d'accordo con Ellida sull'incidenta dello Stato Pontificio...tuttavia, se anni fa sono arrivate le Fifty Shades, inaugurando un nuovo genere, non vedo perchè non possa approdare anche qualcos'altro di nuovo. E non mi riferisco solo al dark erotica (che pure presenta dei titoli non eccessivamente scabrosi) ma in generale ad una rinvigorente boccata di aria fresca!!
    Come sempre, non ho il dono della sintesi...
    Lavinia

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  9. Bellissimo libro *-* come mai non si trova in lingua italiana ?

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    1. Cara Sara, purtroppo no è un inedito. Ho voluto parlarne perché è un romanzo inusuale, diverso, originale. Mi è piaciuto molto. Un saluto, greta

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