23 maggio 2014

Recensione: “Il perdono” di Jodi Ellen Malpas, il capitolo conclusivo della 'This Man Trilogy'


E’ finita, la bellissima e complicatissima storia di Ava e Jesse si è conclusa con il terzo volume della This Man Trilogy, “Il Perdono” (This Man Confessed). Il Maniero ha chiuso i battenti, ma la scrittrice, Jodi Ellen Malpas, ha dichiarato di essere già impegnata nella scrittura di un’altra trilogia la cui pubblicazione ha già una data… il 5 agosto.


La serie si intitolerà ‘One Night’, e sul web è già stata resa nota la trama. Uno di questi giorni dedicherò qualche riga per introdurla, anche se si sa ancora pochissimo. Seguirò tutti gli sviluppi e vi terrò aggiornate fino a quel momento. Dobbiamo solo sperare che il protagonista, questo misterioso Mr. M che non svela la propria identità (Chiara si starà chiedendo chi sia costui che nasconde  il suo nome  come il suo adorato Q…), sia all’altezza del meraviglioso Lord of the Manor, Jesse Ward. Jesse ci ha fatto sognare, cadere inesorabilmente vittime del suo fascino senza uguali, come d’altronde tutte le donne che hanno accidentalmente incrociato il suo sguardo. C’è qualcosa in lui che va oltre il meraviglioso aspetto fisico e quei bellissimi occhi verdi incantatori, che ti induce a capitolare all’istante. Ci mancheranno i suoi modi da cavernicolo, quei bronci tanto sexy quando si lascia sorprendere a mordersi  il labbro perché nervoso e sta perdendo il controllo. Sentiremo tanto la mancanza dei suoi modi dominanti, polemici e irragionevoli, da 'testone' come lo definisce simpaticamente Ava. Il Lord ci mancherà da morire.

Con Jesse è come salire sulle montagne russe, ti senti trasportato in un turbinio di emozioni contrastanti. Ci fatto ripetutamente innervosire e  subito dopo tornare a sorridere; ci ha indotto alle lacrime  per  poi  farci letteralmente sciogliere  di fronte alle sue abilità da seduttore e alle sue performance fra le lenzuola. Poco alla volta abbiamo iniziato a comprendere questa ‘creatura’ così complessa, e ad accettare i suoi difetti e i suoi modi difficili. Ci siamo abituati ai cambiamenti d’umore tanto repentini che fanno parte del suo carattere. Jesse senz’ombra di dubbio ha lasciato il segno. Ormai quando ci  capiterà di vedere un barattolo di burro d’arachidi penseremo subito a lui e ogni volta che assisteremo ad un conto alla rovescia, 3, 2,1….0 apparirà davanti ai nostri occhi il Lord in tutta la sua magnificenza. Non potrò  mai dimenticare il tono della sua voce quando l’ ammonisce: ‘Ava,  bada a come parli’.  Perché Jesse è unico e insostituibile. La Malpas è riuscita a tessere una storia meravigliosa e a creare un personaggio che sarà difficile levarsi dalla testa. Ora che si è insinuato è come un marchio indelebile. Insomma, non lo nascondo,  ho adorato questa serie e “Il Perdono” è  il volume che ho preferito. Qui Jesse è superlativo, e rivela alcuni tratti del suo carattere che ci aveva finora tenuto nascosti. Scopriamo in lui una dolcezza e una tenerezza sorprendenti. Si era già intuito il suo animo romantico, ma qui emerge il suo lato di gran ‘tenerone’.
 
Prima di proseguire la storia dove l’avevamo interrotta, faccio un breve riepilogo. Il precedente romanzo si era concluso con la proposta di matrimonio di Jesse, a cui subito Ava  aveva acconsentito . Jesse non si è mai sentito degno di lei e non crede di esserlo tuttora. Sa di essere egoista nel volerla tutta per sé, anziché pensare al suo bene e lasciarla libera. Ma non è disposto a rinunciare all’unica donna che abbia mai amato, l’unica che abbia fatto per la prima volta battere il suo cuore. La donna per cui prova un’attrazione così potente, un’attrazione che fa impazzire entrambi. Spera di riuscire a dimostrarle, nell’arco di una vita, di essere degno del suo amore. Il  destino, dopo aver intralciato il loro rapporto in più di un’occasione,  ha voluto concedere ai due innamorati un attimo di tregua. Ma solo per il momento, perché il percorso di Jesse e Ava è ancora disseminato di colpi di scena e imprevisti.  Imprevisti che hanno un nome.  Sono  Coral, la donna che dichiara di essere legata a lui da un vincolo inaspettato, Sara, la sua ex-amante che non ha mai smesso di amarlo malgrado lui l’abbia respinta, e la figura ambigua ed enigmatica di Ruth,  la cliente di Ava. E poi c’è Mikael; mi sono chiesta ripetutamente cosa volesse quell’uomo da Ava. Vendetta, amore. E’ realmente preso da lei come afferma ed è disposto a combattere per averla sfidando le ire del Lord?

I misteri sono ancora tanti, ma è arrivato il momento di ottenere tutte le risposte. E lungo il percorso, in cui arriviamo a  sconcertanti scoperte,  il  rapporto fra Ava e Jesse è nuovamente  messo a dura prova.  Il  romanzo inizia con il grande giorno, quello del loro matrimonio. Ava presto diventerà Mrs Ward. Sono tutti presenti al Maniero; i loro migliori amici, Kate e Sam, i colleghi dello studio di interior design, Dan, il fratello e i genitori di lei. Tutti tranne la famiglia di Jesse, con cui ha troncato bruscamente i rapporti da tanti anni. Finita la festa e dopo giorni di grande passione, un scoperta stravolge nuovamente le  loro esistenze. Vi ricordate le pillole che Ava continuava a farsi prescrivere dal medico, ma che inspiegabilmente sparivano? Ava è incinta. “Il perdono”  è incentrato proprio su questo tema, la gravidanza di Ava. Provate a immaginare Jesse che presto diventerà papà. Jesse da questo momento si trasforma, e diventa più matto di prima. E’ ancora più possessivo, iperprotettivo e premuroso nei confronti nella sua adorata mogliettina. E come se non bastasse si improvvisa suo assistente personale per infonderle consigli  tratti da un fantomatico libro sulla gravidanza. Ci sono alcuni momenti di grande tenerezza ma anche molto divertenti e imbarazzati. Non dimenticherò mai la scena in cui lui è accucciato davanti al wc e le passa le strisce del il test di gravidanza.
 
 
Oppure il momento in cui si prende cura di lei aiutandola a mettersi  lo smalto, perché  sostiene che non sarà più in grado di farlo quando avrà la pancia. Ciò che appare evidente è il cambiamento in entrambi. Il loro rapporto, rispetto al primo romanzo, ha subito una radicale trasformazione, una naturale evoluzione.  C’è più intimità, ed entrambi  stanno finalmente imparando a conoscersi e a capirsi. Gli scontri sono sempre meno frequenti e catastrofici di prima.  Stanno diventando una coppia più responsabile, due persone più mature.

Ma la trasformazione è ancora lunga, e il processo è molto lento. Il futuro che li aspetta, insieme, non sarà facile visti i loro pessimi caratteri. Prima o poi troveranno il giusto compromesso e un po’ di equilibrio. Jesse sarà un tipo esasperante, eccessivamente impulsivo, ma Ava non fa nulla per tranquillizzarlo. Al contrario lo stuzzica,  lo provoca e lo sfida in continuazione. Ma veniamo all’epilogo. A fine romanzo la scrittrice ha voluto regalarci una chicca. Sono solo poche pagine, poche righe  in cui la storia cambia il punto di vita e questa volta è quello di Jesse. E’ stato meraviglioso entrare nei suoi pensieri. Prima di concludere vorrei parlare della scena mancante.  Chi ha letto il romanzo in Inglese ha confermato la presenza di una scena che non appare nella versione italiana, quella del parto.  A quanto pare è stata aggiunta a posteriori. Sinceramente mi dispiace non aver condiviso quegli attimi indimenticabili della vita di Jesse e Ava. Spero la casa editrice provveda al più presto e ci consenta di farlo. Me lo auguro.

 

Quest’uomo troppo bello, ex playboy, sarà un papà fantastico, seppure un po’ iperprotettivo. Non gli ho solo dato la vita, una vita rinnovata e degna di essere vissuta, ma, donandogli me stessa, gli ho dato una vita nuova – una parte di lui e una parte di me fuse insieme. E vederlo così euforico ha scacciato ogni dubbio dentro di me. Posso avere un figlio con quest’uomo. «Ti amo», sussurra. «Tantissimo». Sorrido. «Lo so». Preme con tenerezza le labbra sulla mia pancia e l’accarezza piano. «E amo anche te», sussurra al mio ventre piatto. Muove in cerchio il naso attorno all’ombelico, poi risale e si allunga su di me. Mi scosta i capelli dal viso e mi guarda. «Cercherò di comportarmi meglio. Con te, intendo. Cercherò di non soffocarti e non farti impazzire» (da “Il perdono” di Jodi Ellen Malpas)
 
BELLISSIMO
 
Siete interessate a questo romanzo? ...lo trovate qui! 

 

 
 
 
 

8 commenti:

  1. splendida la trilogia, splendido l'ultimo libro ... splendida la tua recensione.
    Non c'è niente da fare siamo tutte delle Jessedipendenti!!!
    Antotonon

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    1. Grazie Anto, con una fonte di ispirazione come Jesse è più facile scrivere una recensione. E ci sono tante cose da dire su quest'uomo che non bastano le pagine del blog....Sì, ormai siamo tutte Jesse dipendenti. E ora come faremo senza di lui? Ci ritoccherà riprendere in mano la serie fra qualche mese. Un abbraccio, greta

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  2. Una delle recensioni più belle mai lette! ho le lacrime agli occhi e mi mancherà da impazzire questo testone di Jesse. So già che lo rileggerò spesso, ormai Jesse mi è entrato definitivamente nel cuore!
    Grazie Greta!

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    1. Rita, ....non sai quanto mi rendi felice con le tue parole. Questa recensione mi uscita dal cuore, perché ho amato questo personaggio come raramente accade. Ci mancherà da morire questo testone...!!! g

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  3. Greta, concordo con te su tutto. Ancora adesso sto rileggendo alcuni pezzi di quest'ultimo libro e oh cavolo quant'è meraviglioso Jesse. Nel primo non mi aveva proprio fatto perdere la testa ma nel secondo e sopratutto in questo mi ha fatto proprio sbarellare. Hai ragione tu, ha una dolcezza e una tenerezza incredibili. La scena che mi ha fatto parecchio ridere è stata quando il dottore ha detto a entrambi che avrebbero avuto dei gemelli e il pensiero di Ava sul fatto che era una vendetta nei confronti di Jesse...... Non so perché ma la immaginavo con le orecchie da diavolo ahahahah. Poi mi è piaciuta anche la scena del matrimonio quando lui voleva appartarsi con Ava per farsi coccolare.
    Per la miseria quant'è dolce ♥. Oppure quando vanno in "Paradiso".....ok mi è piaciuto tutto il libro. Perfetto!

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    1. Violet, ormai siamo sulla stessa lunghezza d'onda. "Il perdono" è uno dei romanzi più sottolineati della storia per quanto mi riguarda. Ogni frase mi sembrava degna di nota e da ricordare. Ma come si fa a dimenticare Jesse!!! Penso sia impossibile. Ormai l'adorato testone è entrato nel mio cuore e ci rimarrà per sempre. Sono pienamente d'accordo, in questo libro si fa amare ancora di più e dimostra una dolcezza, una tenerezza che quasi ti sorprendono.... Certe situazioni e momenti della vita cambiano profondamente le persone. Hanno cambiato Jesse. L'amore ci trasforma e induce a comportamenti che non avremmo mai immaginato. La scena finale delle coccole è meravigliosa.

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  4. Ciao Greta!
    Come sempre adoro leggere le tue recensioni...sono bellissime e abbiamo gli stessi gusti "libreschi"!
    Penso che entrambi siano "testoni",nel primo libro mi hanno fatto infuriare a tratti, poi man mano che ho iniziato a conoscerli mi sono affezionata sempre di più!
    Mi sono piaciuti i conti alla rovescia, la creatività di Jesse sui nomi dati ai loro momenti intimi e...penso che il burro d'arachidi non sarò più lo stesso per chi ha letto la trilogia!
    Jesse nel terzo libro è dolcissimo e l'epilogo narrato dal suo punto di vista...non potete capire che emozione che è stata per me entrare nella sua testa...anzi no...lo capite benissimo,perchè a quanto pare tutte noi siamo state stregate dal Lord del maniero!
    Grazie Greta e alla prossima :-)!!!

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    1. Ciao America84, mi hai fatto sorridere quando affermi che abbiamo gli stessi gusti "libreschi". Anch'io penso che Jesse ci abbia stregato, perché raramente un personaggio ti prende fino a questo punto. La Malpas è stata brava a delineare così bene il carattere di questo personaggio. Ti trasmette ogni aspetto della sua personalità, portando alla luce i suoi pregi ma anche i suoi difetti. Nelle sue accurate descrizioni lo fa apparire quasi reale... una persona in carne ed ossa. La descrizione di ogni azione, fissazione e gesto irragionevole aggiunge qualcosa di speciale che lo rende unico. Non dimenticherò mai Jesse. Alla prossima, greta

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