27 marzo 2014

Recensione: “Una ragione per amare” di Rebecca Donovan, anteprima di “Una ragione per restare”


Ho aspettato fino all’ultimo a iniziare questo romanzo con l’intenzione di leggerlo poco prima che uscisse il seguito, “Una ragione per restare”.  Questa recensione vi aiuterà a ricordare cosa era accaduto nel primo libro, ripercorrendo gli avvenimenti prima di riprendere la storia con il secondo romanzo da oggi disponibile in tutte le librerie.  

 Con “Una ragione per amare” (Reason to Breathe)  prende il via la trilogia  Il nostro segreto universo’ di Rebecca Donovan, una serie nata dal self-publishing che, in poco tempo,  ha fatto breccia nel cuore di milioni di lettrici. “Una ragione per amare”  è un storia molto triste, drammatica, un new adult straziante.  Ti lascia l’amaro in bocca e con il cuore spezzato, ma ti tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Mentre leggevo mi sono quasi sentita impotente di fronte a certe situazioni, a tanta tragicità, quando avrei voluto gridare e far sentire tutta la mia solidarietà alla protagonista. Avrei voluto in qualche modo aiutarla e convincerla a trovare il coraggio di  denunciare gli abusi e le violenze che è costretta a subire. Mi sono sentita partecipe della sua immensa sofferenza, del suo dolore lacerante;  spesso mi ha fatto commuovere, indignare, e avrei voluto dare libero sfogo a tutta la mia rabbia.
 
‘Reason to Breathe’  è un romanzo incredibilmente realistico, che affronta una tematica terribile: la violenza domestica. Emma, la protagonista, è vittima di una crudeltà inspiegabile, di una cattiveria e un odio di cui non si riesce a capire la causa scatenante. E’ una delle tante vittime che soffre in silenzio, e sembra che il mondo non se ne accorga. Appare quasi inspiegabile che questo possa accadere proprio a una come lei, una persona irreprensibile, la ragazza di cui qualunque genitore sarebbe pienamente orgoglioso. Emma Thomas è l’adolescente modello; è un’eccellente studentessa, un’atleta prodigio e anche un’artista di grande talento. Ha tante qualità che la portano a primeggiare in quasi tutti i campi. Inoltre è sempre molto puntigliosa in tutto ciò che fa, la sua precisione e attenzione sono  quasi maniacali. Come se non bastasse, quando è a casa si occupa anche dei lavori domestici, ed è sempre attenta a svolgere qualunque compito alla perfezione. Eppure c’è sempre qualcosa che non va, qualche inspiegabile motivo per cui debba essere rimproverata, una ragione che fa scatenare l’ira ingiustificata e inaspettata di sua zia Carol. Dalla morte di suo padre, sua madre non ha potuto prendersi cura di lei, ed è stata affidata agli zii. Da quel momento la sua vita si è trasformata in un vero inferno. Emma non è mai stata accettata come membro della famiglia, è vista come un’intrusa. Si ritrova a vivere costantemente nel terrore, sempre in apprensione e con il timore di scatenare la rabbia e la crudeltà della zia.
 
Non  sembrano esserci motivi  che giustifichino quegli scatti d’ira, se non legati al fatto che Emma sia una valvola di sfogo. E non c’è pietà nelle azioni di Carol, non c’è un limite alla violenza che la spinge a ferirla in tutti i modi possibili. E non solo con le parole. Il suo odio travalica i confini della ragione, facendola apparire agli occhi del lettore una persona quasi folle, malata di mente, immediatamente da internare. Ti sorprende che George, il marito, non dica nulla pur essendo più volte testimone di tante atrocità. Ti domandi coma possa  assistere impassibile a quegli attimi di follia senza denunciarla. Al di fuori delle mura domestiche nessuno sembra sospettare nulla. Per Emma quello è il suo segreto. Un segreto che nessuno conosce, a parte Sara la sua migliore amica, che ha giurato di non rivelarlo a nessuno pur essendo tormentata perché vorrebbe farlo. Vista dall’esterno Emma può sembrare una persona molto riservata, un po’ chiusa in se stessa, molto timida. Ma non è così. In realtà è solo un modo per proteggersi. Solo così riesce a mantenere le persone a debita distanza, evitando che incomincino a porle troppe domande che rivelerebbero a tutti quanti la verità. Solo restando invisibile e vivendo  nell’ombra tiene lontani i sospetti. Ma come può passare inosservata quando quella donna la picchia a sangue, quando  le ferite sul suo corpo sono così visibili, delle cicatrici indelebili? Me lo sono chiesta più volte.
 
E mi sono chiesta come riuscisse ogni volta a rialzare la testa dopo uno di quei terribili momenti, e a rimettersi in piedi come se nulla fosse accaduto. Emma è più forte di quanto creda di essere. Ciò che la sostiene è la speranza che arriverà il giorno in cui sarà tutto finito. Deve  soltanto cercare di sopravvivere fino alla fine dell’anno scolastico, finchè andrà al college e allora sarà finalmente libera. Ma il  tempo sembra non passare mai, e gli attimi che la dividono da quel momento paiono irraggiungibili. Il più delle volte deve lottare per trovare  la forza anche per respirare. Ma un cambiamento inaspettato stravolge la sua vita quando conosce Evan Mathews. Evan,  il bellissimo protagonista maschile, si è da poco trasferito  dalla California, è nuovo a scuola. L’ha subito notata, ed è  interessato a lei. Lui sembra aver ridato un senso alla vita di Emma, facendole trovare una ragione per continuare, e anche il coraggio di rischiare non accontentandosi  di sopravvivere . Quando è con lui Emma si sente di nuovo felice dopo tanto tempo. Evan è un personaggio magnifico, dopo tanta sofferenza Emma si merita uno come lui. In tutto il romanzo ho sperato che grazie alla sua vicinanza lei trovasse la forza di confidarsi, o di ribellarsi alla situazione divenuta ormai insostenibile, anche se lei sostiene di riuscire a farcela  senza l’aiuto di nessuno.
 
Ho trovato anche bellissima l’amicizia con Sara che si dimostra, in più di un’occasione, una vera amica; una persona leale sempre disponibile, con cui parlare, spesso sfogarsi e di cui fidarsi ciecamente. Ma non vi dico altro, vi ho già svelato troppo. “Una ragione per amare” è un romanzo molto bello, forse un po’ lento in alcuni punti quando la scrittrice si sofferma nelle descrizioni. E’ un romanzo che mi ha pienamente coinvolto e non avrei mai voluto che finisse. Devo però puntualizzare che in alcuni punti non mi sono piaciuti alcuni atteggiamenti incoerenti della protagonista. Emma afferma più volte di non volere che la famiglia scopra che esce con un ragazzo per il timore di essere sgridata. Per questo rifiuta di uscire con Evan, pur essendosi resa conto di amarlo e di essere ricambiata. Ma nel momento della loro rottura, quando frequenta Drew, sembra aver allontanato il timore di essere scoperta.  Tralasciando questo piccolo dettaglio, il romanzo mi ha veramente sorpreso, in senso positivo. Ancora una volta sul finale ci troviamo di fronte ad un cliffhunger, questa volta veramente terribile, scioccante. Mi auguro che nel prossimo libro Emma trovi un po’ di pace e le sue sofferenze possano finire.
 
 
MOLTO BELLO

  

Prima di salutarvi vi anticipo la sinossi del secondo romanzo della serie “Una ragione per restare” (Barely Breathing) disponibile da oggi in tutte le librerie .

Come si fa a capire se è amore vero? Tutti a scuola conoscono il segreto di Emma Thomas. Il suo silenzio l’ha portata a un passo dalla morte, ma adesso è tutto finito e nessuno potrà più farle del male. Ora Emma può riprendere in mano la sua vita, circondata dall’affetto della sua grande amica Sara e dall’amore di Evan, che le è stato sempre accanto. Di notte però gli incubi non smettono di tormentarla, e quando sua madre torna a cercarla, Emma scopre che il passato non si può cancellare e che certe ferite sono indelebili. Solo una persona riesce a darle la tranquillità di cui ha bisogno: un ragazzo solitario e misterioso che sembra capirla meglio di tutti, più di quanto possa fare il suo amato Evan… LEGGI UN ESTRATTO
 



La serie ‘Il nostro segreto Universo’ è così composta:
 
Una ragione per amare (Reason to Breathe)
Una ragione per restare  (Barely Breathing)
Una ragione per vivere (Out of Breath)

 

 

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